Il Senato boccia la proposta di dichiarare l’emergenza climatica per l’Italia: il governo italiano è reo di violazione del diritto umano al clima

È stata bocciata al Senato la proposta di dichiarare l’emergenza climatica per l’Italia con 145 voti favorevoli alla negazione perpetuata dal governo.

La mozione, voluta fortemente dal movimento ”Fridays for Future Italia” e da Greta Thunberg, già stata sottoscritta da 594 città (tra queste ci sono Napoli, Milano, Lucca) di tutto il mondo e dai parlamenti di Scozia e Galles, non riceve alcuna attenzione dal Parlamento italiano. Gli eletti, nonostante i continui avvertimenti degli scienziati, secondo cui abbiamo solo 11 anni di tempo per salvare il pianeta, hanno scelto di infischiarsene dell’emergenza climatica.

Una marea di donne e uomini, il 5 giugno (giornata mondiale dell’ambiente) hanno lanciato una campagna social “Giudizio Universale. Invertiamo il processo” con la quale chiedono al nostro Paese di impegnarsi concretamente con immediate misure per salvare il clima e mettere lo Stato sotto processo per la sua “inazione”.

demA non resta fermo e non tace.

Si tratta di un atto del tutto inadeguato e supino al servile non voto del governo ai potentati.

Non si iniziano neanche a tagliare i quasi 19 miliardi di sussidi alle fonti fossili. Come se non bastasse, autorevoli esponenti dei Cinque Stelle lo hanno rivendicato come un grande risultato… stendiamo un velo pietoso. La macchina della propaganda non si ferma mai!

Come movimento decidiamo di:

1) aderire alla campagna social “Giudizio Universale” che nel prossimo autunno depositerà l’atto di citazione che sancirà l’avvio del primo “climate case” mai intentato nel nostro Paese;

2) avviare una campagna di comunicazione sul tema emergenza climatica, per denunciare l’immobilismo dei poteri pubblici nella protezione dei diritti umani connessi al clima;

3) promuovere una petizione popolare con l’obiettivo di obbligare il governo ad attivare immediatamente misure concrete per salvare il clima.

4) chiedere lo stanziamento, in finanziaria, di somme per gli Enti locali relative alle misure di contrasto ai cambiamenti climatici.

Infine, lavoriamo perché la prossima COP 25 (Conferenza sui cambiamenti climatici) che si terrà a Santiago non sia l’ennesima occasione sprecata.

È, giunta l’ora di “trasformare le intenzioni in azione”.

 

Movimento demA