demA aderisce al “No Draghi Day”

Domani 4 dicembre demA si unisce alle manifestazioni che in tutta Italia contesteranno al governo Draghi e alle forze politiche che lo sostengono la gravità delle loro scelte. Non si tratta di preconcetta opposizione politica né di contestare l’efficienza del Governo: anzi, il Governo è stato molto efficiente nella sua logica liberista.

– ha lasciato fuori dal PNRR una necessaria svolta nelle politiche del Mezzogiorno che restano marginali, non affrontano i nodi strutturali e lo escludono di fatto da qualsiasi processo di ripresa economica e sociale che avrebbe potuto essere attuata anche connettendoli alla strategia dei Fondi Coesione.

– i fondi del PNRR in Italia saranno infatti attribuiti secondo una mera ripartizione aritmetica in base alla popolazione eludendo tutti i correttivi previsti dalla stessa UE per le zone depresse e bisognose di riequilibrio: questo priverà il Mezzogiorno di decine di miliardi che gli sarebbero spettati.

– il processo di privatizzazione dell’acqua (rimasta pubblica solo a Napoli tra le città) riceve una spinta poderosa, avendo il Governo deciso di destinare tutti i fondi disponibili nel PNRR solo agli enti idrici privati gestori unici e monopolisti di ATO.

– più in generale, nel Mezzogiorno gli Enti Locali sono praticamente lasciati fuori da ogni visione per il permanere della strutturale erosione imposta dai tagli che, in comuni dal basso PIL e quindi privi di significativi cespiti autonomi derivanti da IRPEF e IMU, condannano gli Enti Locali a cronico predissesto. 

– mantenere l’iniqua logica dei costi standard, invece che quella del fabbisogno reale nella distribuzione dei fondi ai comuni, allarga strutturalmente la forbice tra le risorse elargite al Nord e al Sud, dove inchioda i comuni all’impossibilità di garantire servizi efficienti.

– la “favola” di un Ministero per la Transizione ecologica è quotidianamente e  sistematicamente smentita da singole scelte (ad es. rinvio al 2023 dell’applicazione della tassa sulla plastica) e da una politica complessiva prona alla tutela del greenwashing (pulirsi la faccia di verde) che premia le spudorate campagne aziendali di marketing dei colossi del petrolio, dell’automobile, dell’alimentare ed elude le onerose ma necessarie riconversioni nell’uso del suolo e del suo recupero nell’agricoltura, nella produzione e della distribuzione energetica, nel contrasto al proliferare di prodotti e consumi altamente inquinanti.

– la riforma fiscale in maturazione, per l’ennesima, volta tutela le rendite finanziarie e i redditi alti.

– il processo di precarizzazione, ormai affermatosi come modello anche nella Pubblica Amministrazione, il progressivo venir meno di tutele del lavoro e di politiche di solidarietà e di equa distribuzione della ricchezza, accelerano il processo di trasferimento sempre più imponente di accumulo di ricchezza e di capacità di spesa verso i piani alti della piramide sociale.

– ignorare la lezione del covid, non riconoscere e valutare il tracollo del modello di gestione privata della sanità e l’utilità strategica di quel poco che resta del sistema sanitario pubblico, fa capire fino in fondo la reale natura liberista di questo Governo e delle forze politiche che lo sostengono.

– lasciare che asset strategici per la sicurezza nazionale come le telecomunicazioni vengano venduti a soggetti esteri, in ossequio alla più cruda legge del mercato ed all’ortodossia liberista, oltre che privare la Nazione della sua spina dorsale, espone a seri rischi la Repubblica mettendo in mano le chiavi della difesa, della sicurezza, del traffico dei dati cruciali ed essenziali per lo Stato ad aziende private estere, in grado poi di condizionare le scelte e il destino dell’Italia.

– la bocciatura del DdL Zan ha chiarito anche che questo Parlamento e questo Governo sono incapaci di affrontare nodi fondamentali del nostro vivere civile, incapaci di pensare ai diritti delle persone, incancreniti nell’ottusità dei vari razzismi e dall’assuefazione allo scarto delle persone che non hanno valore per il mercato.

Oggi e come sempre, demA è impegnata a costruire insieme alle donne ed agli uomini di buona volontà, insieme alle associazioni e alle espressioni politiche che non si piegano alla logica del profitto e della convenienza, la democrazia reale e la partecipazione consapevole alla vita civile, la riappropriazione di  valori etici e di principi costituzionali, tutte cose per cui  questo 4 novembre è un momento importante.

Movimento demA