Napoli “desalvinizzata”

Il comizio di Matteo Salvini previsto per l’undici Marzo a Napoli è la conferma di come la Lega Nord stia cercando di consolidare il proprio progetto politico nazionalista in vista delle prossime scadenze elettorali. I meridionali disprezzati ed offesi per oltre un ventennio, oltraggiati da scelte politiche inique che hanno incrementato il già considerevole divario tra Nord e Sud del paese, oggi appaiono opportunisticamente utili alla causa leghista che punta a crescere nei consensi.

Napoli, capitale del Mezzogiorno d’Italia, ha un ruolo di primaria responsabilità nell’arginare chi ha fatto del motto “Prima il Nord” il manifesto della propria azione di governo, inquinando di razzismo il dibattito politico e condizionando trasversalmente i partiti nazionali. La Legge Calderoli sul federalismo fiscale, lo spostamento della sede legale dell’Alenia da Pomigliano D’arco a Venegono in provincia di Varese, l’utilizzo dei fondi Fas per pagare le multe per il mancato rispetto delle quote latte degli allevatori del Nord, sono solo esempi dei provvedimenti a firma leghista che hanno penalizzato il Mezzogiorno, incrementando l’emigrazione e privando un territorio già in gravi difficoltà delle proprie risorse e del suo migliore capitale umano. Napoli, città di pace e inclusione sociale, rigetta odio e xenofobia e non dimentica i cori, le offese, le vili umiliazioni ai danni di interi popoli.

L’amministrazione de Magistris ha preso posizione sul tema, dimostrando quanto Napoli possa essere “città accogliente”, al contrario di ciò che accade in comuni a trazione leghista, dove le amministrazioni creano ostruzionismo persino sul rilascio dei permessi alle strutture preposte per l’accoglienza e dove cittadini mal consigliati da politici senza scrupoli, costruiscono presidi e barricate in strada anti-migranti.

Delle speculazioni i napoletani sono stanchi. C’è una rabbia sociale vera e non più domabile. La città, sempre dalla parte dei più deboli in cerca di una mano tesa, si mobiliterà quindi a difesa dei valori di uguaglianza e giustizia sociale contro ogni tipo di discriminazione territoriale di confine. L’undici Marzo demA aderisce al corteo cittadino: scenderemo in piazza per affermare i valori di democrazia e autonomia contro ogni forma di speculazione del pensiero di Salvini, che come ha detto il sindaco Luigi de Magistris, è di chiara impronta xenofoba e antimeridionale e rappresenta un’offesa nei confronti della città e del popolo partenopeo.

Flavia Sorrentino (coordinamento demA) e Luigi Felaco (consigliere comunale di Napoli – demA)