La riforma dell’Irpef: Draghi continua con i regali ai ricchi

Sarebbe stato auspicabile dare un segnale nei confronti dei ceti medio bassi, che hanno pagato il prezzo più alto in termini sociali ed economici da quando è iniziata la pandemia.

Invece il governo dei migliori, a dire loro, con a capo Mario Draghi continua a togliere ai poveri per dare ai ricchi.

La riforma dell’irpef sarà un regalo ai ceto medio alti, come ha dovuto ammettere lo stesso ufficio parlamentare del Bilancio, sbugiardando lo stesso Draghi che in conferenza stampa aveva sostenuto il contrario tra lo sbigottimento dei presenti in sala.

Si sarebbero potute utilizzare tutte le risorse per maggiori benefici ai lavoratori di questo paese, soprattutto a quel 20% di redditi bassi che non verranno in nessun modo garantiti dalla manovra.

Draghi continua con la linea di tenere a bada i ceti più agiati, prima con l’aumento degli stipendi alla politica, poi eliminando il tetto per le indennità per manager pubblici e ora con un aumento netto in busta 945 euro l’anno contro i 204 euro l’anno che resteranno in tasca a chi ha uno stipendio da 20mila euro lordi.

Movimento demA