,

Fondi sbloccati in città metropolitana di Napoli, gli effetti immediati per i comuni dell’area metropolitana

Il Movimento demA accoglie con assoluta soddisfazione le misure adottate dalla Città Metropolitana di Napoli che dimostrano come l’impegno amministrativo degli Enti Pubblici, appena viene loro concesso un minimo di agibilità di spesa e se essi sono sorretti da buona politica e da visione programmatica, possono produrre effetti immediati e positivi per i cittadini ed il territorio.

Grazie soprattutto all’iniziativa del Sindaco de Magistris in sede ANCI che ha aperto con il Governo una trattativa vincente per lo sblocco degli avanzi di amministrazione degli Enti Locali, per il territorio metropolitano ha preso avvio un percorso virtuoso che dispiegherà con il bilancio del 2019 tutte le sue potenzialità per un totale di oltre 430 milioni, ma che già in quest’ultimo mese produrrà, grazie alle delibere assunte ieri in Consiglio Metropolitano, i suoi primi effetti:

  • 13 milioni per la ripiantumazione degli alberi. Primo e finora unico concreto intervento per il ripristino del verde e la messa in sicurezza del territorio dopo gli incendi dell’anno scorso e gli eventi meteo di quest’anno.
  • 19 milioni per consentire ai Comuni di dotarsi di aree attrezzate per lo stoccaggio della raccolta differenziata dei rifiuti e dei mezzi necessari ad essa.
  • 15 milioni di interventi urgenti di edilizia scolastica, aggiuntivi alle somme già impegnate nel bilancio 2018.
  •  14 milioni per la messa in sicurezza delle strade di proprietà dell’Ente.

Tra l’altro, si aggiungono a queste cifre imponenti gli oltre 2 milioni per il Teatro san Carlo, i 700mila euro per il Teatro Mercadante, i 300mila euro per dotare tutti i siti di raccolta dei rifiuti dei Comuni di impianto di videosorveglianza.

demA rimarca tutto ciò come un segnale forte al Paese di buona politica, di quella politica che non elargisce (come se fossero soldi suoi) finanziamenti solo alle amministrazioni locali allineate politicamente e fedeli alle elezioni (di cui è tragico esempio la Regione Campania) ma a tutti i Comuni, a tutti i Cittadine senza riguardo alcuno alla loro appartenenza politica ma solo in base a due parametri: popolazione e esistenza di elementi di criticità (discariche, emergenza idrogeologica, pericolosità stradale, insufficienza del patrimonio scolastico….).

demA si ripropone, dunque, come forza politica che unisce perché nelle Istituzioni, se gli obiettivi sono sani e i metodi corretti, se è l’etica del Bene Comune a reggere l’azione, è possibile aggregare e dare risposte reali e durature.