,

USA ABORTO, DEMA “RITORNO AL MEDIOEVO, SOLIDARIETA’ ALLE DONNE AMERICANE”

de Magistris “Siamo contro ogni oscurantismo, contro ogni tentativo di far tornare indietro le lancette della storia”

Dopo il tragico ritorno alla guerra e alle armi in Europa, che cancella la vita e i sogni di milioni di ucraini e ucraine, dopo il ritorno dell’oscurantismo dei talebani in Afghanistan che chiude le donne di quel paese in un nuovo cupo medioevo, un nuovo salto nel passato in tema di diritti questa volta negli Usa.

Da ieri gli Stati Uniti diventano una delle 4 nazioni al mondo ad annullare il diritto all’interruzione di gravidanza dal 1994.

Lo affermano in una nota Luigi de Magistris, presidente del movimento demA e Annamaria Palmieri del direttivo nazionale.

Gli altri Paesi sono Polonia, Salvador e Nicaragua. Con una sentenza gravemente condizionata dal conflitto ideologico la corte suprema ha annullato con 6 voti a favore e 3 contrari la sentenza Roe v. Wade con cui nel 1973 era stato legalizzato l’aborto negli Stati Uniti. Vuol dire che da ora i singoli Stati sono liberi di applicare le loro leggi in materia e alcuni si sono già mossi: l’interruzione di gravidanza è stata subito dichiarata illegale in Missouri e Texas. “La Costituzione non conferisce il diritto all’aborto”, si legge nella motivazione.

Se storicamente la Corte ha quasi sempre ribaltato le sentenze per ampliare i diritti, questa volta li ha ridotti.

Contro ogni oscurantismo, contro ogni tentativo di far tornare indietro le lancette della storia, DemA si schiera al fianco delle donne e degli uomini e delle numerose associazioni che in questo momento negli Usa e nel mondo sono scese in piazza per protestare per il diritto all’autodeterminazione e alla libertà di scelta delle donne.