Il Governo fa sparire il lavoro!

Il lavoro è scomparso dall’agenda politica del paese. Nuovo anno, e ancora più drammatici vecchi problemi.

L’1 gennaio un’ulteriore doccia fredda per i lavoratori italiani e per il Mezzogiorno: la Bosch di Bari ha deciso di chiudere i suoi stabilimenti, licenziando 620 lavoratori e lavoratrici senza neanche un passaggio con le parti sociali.

Un altro schiaffo dalla gestione Lega-PD-5 Stelle e dal draghismo, dopo la vicenda Whirpool di Napoli che ormai a 3 anni di distanza è mortificante anche solo citare. In questo momento sono circa 80 le vertenze sui tavoli del Mise, più di 50.000 lavoratori che non sanno ancora se il 2022 per loro sarà all’insegna della più profonda e drammatica incertezza circa il proprio lavoro e della mancanza di diritti, come per altre decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici in questi anni prima di loro.

DemA esprime vicinanza ai lavoratori e alle lavoratrici della Bosch e alle loro famiglie in questo momento cosi complesso. Così come ribadisce la propria solidarietà ai lavoratori delle troppe aziende in crisi. Il nostro impegno è, come sempre, a sostenere le legittime battaglie sulla difesa dell’occupazione in Italia, in particolar modo al sud.

In questi anni continua a crescere il numero delle vertenze che riguardano il mondo del lavoro. Mentre il governo Draghi toglie il tetto agli stipendi dei manager pubblici, regala ai redditi medi- alti un importante taglio dell’Irpef e aumenta i costi della politica, non aumenta l’occupazione se non quella precaria e le donne sono ancora più discriminate. Della norma antilocalizzazioni annunciata tempo fa non c’è nessuna traccia!

In Italia si continua a fare il bello e il cattivo tempo sulla pelle dei lavoratori, senza che nessuno risponda per questo. Il governo dei “migliori”, che doveva transitare il paese pacificamente verso la fine dell’emergenza Covid, ha portato a casa un’ulteriore bocciatura, dimostrando ancora una volta di essere distante anni luce dal paese reale e dalle sue esigenze. 

Non mettere nessun argine al neoliberismo sfrenato, che negli ultimi anni ha prodotto solo desertificazione e impoverimento del tessuto produttivo del paese, è una scelta scellerata. Il sostengo statale senza nessun vero intervento, vedi il caso fallimentare di Alitalia, gli incentivi a pioggia per le aziende private nell’assenza totale di una strategia sull’occupazione, non possono essere la soluzione. Soprattutto perché in questi anni sono stati parte del problema. 

A nostro avviso il pubblico deve tornare ad avere un ruolo chiave nei settori industriali strategici e nella tutela dei diritti dei lavoratori.

Ufficio di Presidenza demA