Dl Salvini. Una pericolosa miccia accesa su tutte le città

Il 2019 si apre con la bella notizia di alcuni sindaci contro il cosiddetto decreto Salvini.

I dubbi che questi sollevano sono legittimi. Noi crediamo che sia folle privare l’accesso ad un richiedente asilo al servizio nazionale sanitario, così come è altrettanto folle che un figlio di un richiedente asilo non possa andare a scuola ed è infine folle vedere la fine della protezione umanitaria. Migliaia di persone diventeranno illegalmente presenti sul territorio, perdendo alloggio e lavoro, e non potendone cercare un altro incrementeranno il mercato di chi opera nell’illegalità.

La Legge voluta da Salvini è una pericolosa miccia accesa su tutte le nostre città, una miccia il cui unico scopo è quello di generare insicurezza sociale.

Noi stiamo con chi disobbedisce alle leggi nazionali ed obbedisce alla Costituzione.

«Penso che il “decreto Salvini” – dichiara Deborah Montalbano, portavoce consiliare di demA Torino – non sia una buona legge. Troppi sono gli elementi pessimi, sia dal punto amministrativo sia dal punto di vista morale. Ritengo che la legge 113/2018 vada completamente riscritta. Rischia di generare insicurezza nella gestione interna del fenomeno migratorio e rischia di generare un caos sociale attraverso i provvedimenti di sgombero. Mi riferisco alla crociata leghista contro gli occupanti di immobili, che è una vera persecuzione e che bisogna respingere con tutti i mezzi istituzionali. Il risultato è che si creerà un caos. Migliaia di famiglie (migranti e italiane) finiranno per strada, senza nessuna risposta dallo Stato e dai Comuni, incapaci di fornire strutture e risorse per trovare soluzioni abitative alternative. Si tratta di un Governo che prende in giro poveri e disperati, ai quali viene tolta persino la possibilità di elemosinare. Voglio quindi esprimere la solidarietà di demA Torino a tutti quei sindaci che non obbediscono alla legge 113/2018, la quale presenta un profilo di illegittimità costituzionale. Sottolineo che c’è un silenzio assordante da parte dei sindaci del Movimento 5 Stelle, in particolar modo della sindaca Chiara Appendino, proprio laddóve la sua maggioranza ha votato un ordine del giorno della minoranza in cui chiedeva al Governo di rivedere il Decreto Salvini».