le iniziative di demA: confronti sul futuro del nostro Paese

Demos
La Scuola e la Grecia, due temi importanti intorno ai quali l’associazione DemA ha organizzato l’8 e il 9 luglio due incontri nello splendido scenario del cortile della chiesa di Santa Chiara.
Due pomeriggi e un luogo pubblico per discutere insieme del futuro del nostro Paese perché, sembra scontato dirlo, oggi più che mai il futuro di questa società dipende dall’una ma anche dall’altra. Dipende dalla scuola che trasmette “saperi” e forma i cittadini, ma anche dalle sorti economiche ed europee della vicina Grecia, che di quei tanti saperi è stata la madre.
L’8 luglio ha tenuto banco la riforma, a parlarne sono state voci differenti, dall’ispettore tecnico al dirigente scolastico, dalla rappresentanza della rete scuole LIP  alla Rete nazionale MIDA e alla  TILT Nazionale. Dal pubblico sono intervenuti studenti, insegnanti, cittadini comuni. Generazioni diverse, radici culturali diverse, confluite in un unico coro critico nei confronti del ddl approvato alla camera e dunque legge.
Si poteva salvare la scuola dall’agonia e invece si è deciso di darle il colpo di grazia. Questo il nocciolo della questione. Giusto per citare sinteticamente due punti:  si è imposto alla scuola un piano triennale che di fatto congela per tre anni le possibilità di spesa di ogni istituto impedendo una programmazione flessibile e misurata sulle reali esigenze degli studenti e delle loro famiglie; si è attribuito alla valutazione INVALSI (da sempre criticata da tutti gli insegnanti) il ruolo delicato di assegnazione dei fondi, con quale scontatissimo risultato? I docenti saranno costretti a concentrarsi su uno studio nozionistico e rigidamente vincolato perché dal risultato di questa prova dipenderà l’entità dell’assegnazione di soldi al loro istituto. Una riforma propagandata come “buona” ma che al pari della più classica pubblicità commerciale nasconde ingredienti e additivi altamente nocivi per i nostri figli.
Il 9 luglio il cortile di santa Chiara è stato lo scenario di un’animata assemblea cittadina in cui si è parlato di Grecia, di cambiamento e di sinistra. “Dalla Grecia, si è sprigionata una grande energia per cambiare questo sistema dominante”, così ha affermato il sindaco de Magistris intervenuto al dibattito, sintetizzando con questa frase il pensiero e le emozioni liberate nel corso della serata.
Il filo rosso che ha unito queste due giornate è stato δeμος, il popolo, non a caso questo è stato il nome dato ai due eventi, inteso proprio come ceto popolare contrapposto all’aristocrazia, come governo popolare democratico contrapposto alle oligarchie. Perché forse è questa la realtà che sta caratterizzando la nostra città: un popolo che si muove, che cerca di capire e di reagire, che cerca di fare, oltre che disfare, mentre  l’alta borghesia cittadina,  tra perplessità e stupore di antichi privilegi perduti e problemi non ancora risolti, rimane a guardare.

Le iniziative di demA, la scorsa settimana,  sono proseguite anche il pomeriggio del 10, con un dibattito sul libro “Collusi”, scritto dal Magistrato Nino Di Matteo insieme al giornalista Salvo Palazzolo. L’ evento è stato organizzato in collaborazione con la Libreria “Io ci sto”, splendida attività di azionariato popolare ( in pieno spirito dèmos) ed oramai, a distanza di un solo anno dalla sua nascita, divenuta un riferimento culturale per l’ intera città. Nino Di Matteo e Luigi de Magistris – forse più in veste da magistrato che da sindaco – moderati dalla giornalista Federica Flocco,  hanno analizzato e dibattuto su tanti accadimenti del nostro Paese che sono purtroppo ancora oscuri o forse,  in molti casi, sono fin troppo chiari e, proprio per questo, ci fanno dubitare di vivere in una vera democrazia.
Quella che il popolo greco antico ci ha insegnato millenni or sono ma che ha ritrovato oggi, proprio nella Grecia moderna, una nuova scintilla di speranza.