Terzo Valico: il tradimento del Movimento 5 Stelle

Ciò che i comitati denunciavano dal giorno del “contratto di governo” fra Movimento Cinque Stelle e Lega è ieri diventato realtà. Il Ministro Toninelli ha annunciato su facebook il risultato dell’analisi costi/benefici e ha comunicato che è ferma intenzione del Governo proseguire i lavori di costruzione della grande opera più contestata della storia del basso Piemonte. I numeri sono solo un paravento dietro cui nascondere la mancata volontà di mettere in discussione il sistema grandi opere, quello che il Movimento 5 Stelle definiva il bancomat dei partiti foriero della corruzione nel nostro paese.

In campagna elettorale Di Maio aveva definito il Terzo Valico inutile e dannoso e aveva promesso che con loro al Governo del paese quei soldi sarebbero stati destinati per opere veramente utili come il trasporto pendolari e la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico.

Invece il Movimento 5 Stelle ha deciso di tradire migliaia di persone che in basso Piemonte e in Liguria avevano votato questa compagine politica proprio per la sua promessa di fermare questa grande opera inutile.
Si ripere il copione dell’Ilva di Taranto, del Tap e del Muos. Il Governo fa esattamente il contrario di ciò che il Movimento 5 Stelle sosteneva in campagna elettorale.

“E’ una pagina bruttissima – dichiara Andrea Malacarne, coordinatore di demA Alessandria – l’ennesima dimostrazione di come i grillini siano pronti a tradire le loro idee pur di stare al Governo del paese con Matteo Salvini. Noi, a differenza loro, non abbiamo cambiato idea e continuiamo ad essere fermamente convinti che questa opera vada fermata. Perché non serve, è pericolosa per la salute di tutti a causa dell’amianto, ha un impatto devastante per il nostro territorio.”
“Il nostro abbraccio – conclude Malacarne – va alle donne e agli uomini dei comitati che con coraggio e generosità si sono battuti in questi anni in difesa della loro terra. Noi continueremo a essere al loro fianco e siamo in campo per costruire un’alternativa politica anche a chi diceva di voler combattere il sistema e oggi ne è diventato parte”.